Dieci anni di ADR in Italia spiegati nella rubrica “Professione Mediatore” di Concilia Lex

I metodi alternativi di risoluzione delle controversie o ADR (dall’inglese Alternative Dispute Resolution) consistono in schemi e procedimenti che consentono a soggetti giuridici in stato di contrapposizione di interessi di pervenire a un accordo extragiudiziale, evitando il ricorso al tribunale. Dei quattro tipi di ADR – negoziato, mediazione, legge collaborativa e arbitrato – i più comuni sono arbitrato e mediazione. Ma mentre l’arbitrato è legalmente vincolante, la mediazione è ancora più flessibile, perché lascia alle parti in causa la libertà di stabilire le condizioni di risoluzione, e questo rende opzionale la stipula di un patto legale vincolante. È facile quindi comprendere quanto sia fondamentale l’esperienza e l’abilità professionale del soggetto giuridico incaricato, appunto, di ascoltare le parti e mediare i rispettivi interessi: il mediatore. L’argomento è ampiamente discusso nel format informativo inventato da Gruppo Stratego per Concila Lex, “Professione Mediatore”. Concilia Lex è un’impresa professionale costituita da esperti in Giurisprudenza, che si è iscritta al registro degli Organismi di Mediazione e ha ottenuto dal Ministero di Giustizia l’autorizzazione a svolgere servizi di mediazione. Il format consiste in una rubrica periodica di informazione sui canali social di Concilia Lex e si propone di integrare l’attività di formazione professionale che completa l’offerta dello studio con attività di divulgazione/promozione della formula ADR, che in Italia è stata introdotta solo nell’ultimo decennio e non tutti conoscono. I contributi spaziano dalla descrizione degli aspetti più tecnici della professione, al ruolo del mediatore in controversie ad alto coinvolgimento emotivo e relazionale – è il caso delle famiglie – al valore del rapporto di fiducia e collaborazione tra colleghi per una professione così complessa che richiede decisioni sagge su questioni anche molto delicate. In una delle interviste, l’avvocato Assunta Mitideri spiega come, nel caso della ricomposizione di controversie familiari, il mediatore diventa una figura di riferimento per la famiglia ed è fatto oggetto di stima e senso di gratitudine per il suo lavoro. L’evocazione di immagini di commozione da parte dei familiari grati per il “lieto fine” è, nel suo essere autentica e dimostrabile, un momento di comunicazione contemporaneo e nuovo, che utilizza lo storytelling della tranche de vie in maniera efficace, perché discreta e non retorica. L’avvocato Claudio Spada ripercorre le fasi dell’istituto della mediazione in Italia negli ultimi dieci anni, dalla sostanziale improvvisazione della prima ora all’attuale maturità della professione, che oggi richiede molto studio, preparazione e formazione, dopo una fase turbolenta di incertezza giuridica interrotta da una sentenza della Corte Costituzionale. Una sequenza che, ancora una volta senza retorica e finzioni, posiziona efficacemente il mediatore in un territorio di affidabilità e serietà, accreditando la sua professionalità come il frutto di una dura selezione e di un percorso di crescita collettiva. Il contributo dell’avvocato Mariella Romano verte per lo più sulle opportunità di formazione che Concilia Lex offre in materia di mediazione civile e commerciale, con una descrizione dettagliata dei corsi che è possibile seguire e dei relativi contenuti. Prosegue poi con interessanti dettagli tecnici sulla materia e contiene una definizione di mediazione come “non prettamente una risoluzione di una controversia giuridica, quanto piuttosto la capacità di comprendere quali sono i reali bisogni della parti, per trovare una situazione che possa essere di compromesso per tutti, senza danneggiare gli interessi delle parti in gioco”. Una definizione evidentemente non appiattita sulla percezione intuitiva del profano e, al tempo stesso, espressa in forma divulgativa e comprensibile ai non addetti ai lavori. L’intervento di divulgazione della materia, unito alla promozione discreta e non invadente del servizio offerto, completano il quadro di una rubrica concepita non come informazione che fa marketing ma piuttosto il contrario, un mezzo di marketing che si rende utile facendo corretta informazione. Sono solo tre esempi di questo ciclo di live streaming di considerevole durata e contenuto informativo, ma estremamente rappresentativi dal punto di vista della strategia di comunicazione che si è scelto di adottare. Il discorso è strutturato organizzando gli argomenti in una sequenza logica che accompagna l’audience in un percorso di condivisione di informazioni piacevole e quasi privo di sforzo, sottolineato dallo stile visivo sobrio ed elegante, che fa da contrappunto al tono di voce credibile ma mai stucchevole e pomposo.

I video di Concilia Lex sono disponibili per visualizzazione nella sezione “Approfondimenti Video” di questo sito e sul canale YouTube di Appunti News.

Maurizio Crescenzo